Le vittime di reato spesso devono fare i conti con varie reazioni psicologiche seguenti all’esperienza vissuta.
Mentre i danni fisici ed economici causati da un reato sono ben noti, le esperienze traumatiche e le loro conseguenze, per le vittime, sono solitamente oggetto di minore attenzione e comprensione.
Le vittime di reato che soffrono di traumi psicologici descrivono spesso la loro situazione con queste parole: “Niente è più come prima.”
Quando l’integrità fisica o psicologica di una persona viene attaccata o minacciata, la persona può vivere un evento potenzialmente traumatico. La persona è esposta ad una situazione imprevista di fronte alla quale si sente terrorizzata, senza speranza e impotente, e questo sentimento di impotenza può avere un effetto permanente sul modo in cui la persona da quel momento in poi vedrà se stesso, gli altri e la vita.
Le vittime di reato spesso perdono fiducia nelle persone. Alcune di queste sviluppano un forte senso di sfiducia nei confronti degli altri, che alla fine può portare alla totale alienazione dalla famiglia, dagli amici e dalla società.
Inoltre, sviluppano spesso conseguenze psicosomatiche, cioè reazioni fisiche allo stress emotivo. Certi stimoli, come un suono che ricorda alla vittima ciò che ha subito, non solo innescano i ricordi ma anche reazioni fisiche come palpitazioni o aumento della pressione sanguigna; questo può portare a malattie secondarie come l’ipertensione cronica.
Un’altra conseguenza molto frequente è lo sviluppare una visione pessimistica del futuro e della vita in generale, che può portare ad un comportamento passivo o dalla diminuita autostima nello svolgimento di compiti e doveri della vita quotidiana.